dipendenza
Qual è il momento giusto per fare quella cosa lì? Proprio quella? E quando lo facciamo come facciamo a sapere che è proprio il momento giusto?
Io credo ci siano due possibilità: o sei saturo e allora dici “basta!“, oppure hai capito che puoi farlo perché, in fondo, nessuno te lo impedisce. In entrambi i casi stiamo sovvertendo le regole. Immaginiamo un cambio di lavoro: vogliamo cambiare perché siamo in un ambiente terribile, che ci tiene lì,  senza alcuna soddisfazione, ci trattano male e, a testa bassa continuiamo, perché in fondo “cosi è, e poi ho…” una famiglia, i figli, il mutuo, e tutto il pacchetto completo. Arrivi all’estremo, non ce la fai più. Hai capito che anche la tua salute ti sta abbandonando…non ci sono molte alternative, o scappi o scappi.
 
Nella vita di ognuno di noi ci sono e saranno sempre delle regole più o meno sensate da seguire, molte delle quali impediscono al nostro pensiero creativo e al nostro slancio professionale di fluire in modo disinvolto.
 
Le regole andrebbero riviste, ridisegnate dove possibile, cercando di girarle a nostro favore. Vanno sviate, senza infrangerle. “Eh certo è arrivato il fenomeno, bravo!” E’ vero, suona un po’ come una baggianata, ma è un’innocente (non troppo) provocazione. E’ una regola, appunto, di un certo tipo comunicazione: tirare un po’ la corda senza che questa si spezzi.

RIVEDERE LE REGOLE

Certi princìpi andrebbero trattati in modo “elastico”; bisogna cercare di tirare queste regole e fermarsi prima che qualcosa o qualcuno si rompa, e l’unico modo per confrontarsi con il limite di una regola è quella di spingersi verso l’estremo. Alcune rotture faranno più male di altre e dovremo farlo con grande cautela. Mettersi contro un superiore sfidandolo apertamente è ben diverso dal cercare di mettere in dubbio l’efficacia di una norma o un dettame.
 
Nessuna esortazione all’insubordinazione, per carità, ma sono certo che chi legge questi, seppur banali, scritti, sia tutt’altro che elemento da gregge e che ha, nella sua stessa natura, l’elemento del dissenso per tutto ciò che non pone dubbi, sottostando a qualsivoglia “orazione”.
 
Non dobbiamo temere di lottare in ciò in cui crediamo; se non ci fossero persone pronte ad agire fuori dagli schemi, il mondo sarebbe una noia mortale e noi non vogliamo questo.
Settantadue scritti fa, ero all’inizio, cominciai parlando di routine e, in qualche modo, rivedere le regole significa anche uscire dalle abitudini tossiche, evitando di farsi stritolare da esse.
 
Cerchiamo di tirare quell’elastico, affinché si possa migliorare il mondo. Le regole sono fatte per essere cambiate.
 

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