22#326. LA FRETTA
Ho sempre pensato che molte malattie siano, anche, dovute a stati di forte pressione psicologica ai quali non riusciamo a fare fronte. Stress, tempi velocissimi, fretta, cattiveria. Siamo inquinati e non solo dai gas.
La buona notizia è che possiamo migliorare. Ed è questo che mi piacerebbe fare da grande. Migliorarmi e migliorare, per quello che è nelle mie possibilità, quello che mi sta intorno.
Bisogna avere abbastanza ego per mantenere un deciso senso del sé, ma troppo ego ci può portare fuori strada. È necessario invertire la tendenza tipica dei nostri tempi, l’attitudine tipicamente “machista” che sfocia nell’autoesaltazione per se stessi e nel disprezzo nei confronti degli sforzi altrui.
Io ho notato che, negli anni, è cresciuta sempre di più una strana – e spesso sadica – tendenza nel voler essere sinceri per “forza”…ma con chi non ci è utile. Una specie di sincerità pilotata. Se sei, ai miei occhi, uno sfigato, allora avrò una feroce schiettezza…ma guarda un po’.
Mentre con il loro capo, gli stessi “io sono così, o mi ami o mi odi“, non hanno mai il coraggio di dire ciò davvero pensano. Siamo stronzi come gli esattori delle tasse: forti con i deboli e deboli con i forti. Fottetevi!
Voglio smetterla di correre in modo forsennato, voglio congedarmi dalla gente, dai luoghi, dal gioco, dal cibo, senza fretta. Voglio che il tempo sia naturale, giusto. Che un minuto duri un fottuto minuto, e non un secondo di meno.
Basta fretta.
Keypoint: sorridi, respira e, quando puoi, non avere fretta.