Dovremmo darci la possibilità di far viaggiare le nostre idee, di dare un messaggio di libertà al nostro fluire e non attenersi a dei piani. Che non vuol dire ignorarli completamente. La pianificazione ha grande importanza, in ogni lavoro, ma è necessario trovare un equilibrio tra istinto e ragione.
Per vivere in modo creativo bisogna saper cavalcare l’onda e captare quel che succede, aprire bene orecchie, testa e cuore. Solo così capiremo davvero come andare avanti.
ASCOLTA L’ISTINTO E SEGUI L’ONDA
Quando a Rodin fu commissionato dal Ministero delle Belle Arti francese la creazione di una importante portale – ribattezzato “Porta dell’inferno” – non aveva idea di dove questo lavoro lo avrebbe portato.
Inizialmente parte delle sculture erano integrate nel portale poi, con l’avanzare del progetto, cambiò idea: le staccò dall’opera e realizzò alcuni dettagli che vivevano di una vita propria, tanto da ispirargli molte delle sue future creazioni più famose. Rodin si lasciò condurre per mano dalla proprio opera, seguì l’onda e lasciò che fosse il progetto a fagli capire quale direzione intraprendere.
Ignorò aspettative e scadenze, il Ministero, dopo anni di richieste per avere una data di chiusura si arrese. La porta dell’inferno non fu mai conclusa.
Ma questo prestigioso incompiuto, ispirò la genesi di molti altri capolavori.
Dovremmo cercare di essere sensibili al lavoro che stiamo svolgendo, cercando di “ascoltare” le sue pulsazioni, sentire ciò di cui ha bisogno e lasciare che evolva in modo spontaneo.
Un progetto, che sia esso creativo o tecnico (spesso entrambe le cose) sa qual è la strada migliore.
Non dobbiamo fare altro che accogliere le richieste delle nostre opere. Vita compresa, che è la nostra opera migliore.