La delusione è un sentimento “maledetto” al quale, purtroppo, è impossibile sfuggire. Lo stato d’animo in cui ci si trova dopo una forte delusione è decisamente negativo. Pensiamo ad un sentimento tradito, un’amicizia sulla quale abbiamo riposto fiducia rivelandosi un rapporto opportunista, un risultato contrario alle speranze, un’aspettativa delusa…a chi non è mai capitato?
La delusione è un’esperienza universale, un sentimento difficile da evitare che spesso ci lascia con un senso di vuoto e amarezza. Si manifesta in varie forme: da aspettative tradite, relazioni fallite, a sogni infranti. E’ importante però riconoscere che le delusioni possono anche offrire opportunità uniche per la crescita personale e l’auto-riflessione. Esplorando come possiamo trasformare questi momenti negativi in spunti di speranza e cambiamento, possiamo imparare a gestire meglio le delusioni future e trovare nuove direzioni.
Quindi, esattamente come nei momenti di crisi si possono trovare risorse inaspettate, è proprio da grandi delusioni che nascono grandi occasioni. Spesso a deluderci non sono, in realtà, le situazioni che viviamo, ma l’aver tradito le nostre aspettative.
Uno degli aspetti che più influenza la possibilità di incorrere nelle delusioni è “vivere una vita che miri principalmente a soddisfare i desideri personali“, come diceva Albert Einstein. Estendere la propria visione ego-centrica verso l’esterno, cercando di concentrare una parte delle nostre forze al di fuori di noi, verso il prossimo (che lo merita), cercando di allentare l’ossessiva attenzione su noi stessi, potrebbe essere una buona palestra per ridurre gli scontenti.
RIDURRE LE DELUSIONI E TRASFORMARLE IN SPERANZE
Se ci concentriamo esclusivamente sul raggiungimento dei nostri obiettivi, ci sono buonissime probabilità di non raggiungerli. A tutti è capitato di cercare di prevedere cosa potrebbe accadere, costruendo un plastico mentale degno del migliore Piero Angela & son, costringendo la mente ad anticipare eventi o, ancor peggio, le nostre reazioni. Dovremmo sempre ricordare che meno illusioni ci si costruisce, e meno delusioni dovremo sopportare. Ma questo non significa smettere di sognare, tutt’altro! Significa, anzi, dare libero sfogo a pensieri positivi e ben augurali, allontanando (o cercando di allontanare) la frenesia del giudizio.
Credo che alla base della delusione ci sia il “giudizio“. La consolidata idea che noi e solamente noi siamo gli unici detentori del crogiuolo dove plasmare la nostra vita, è sì valida, ma fino ad un certo punto.
Se riusciamo a vivere il nostro quotidiano in modo personale, unico, cogliendo ciò che intorno a noi ci fa star bene – persone comprese – e riuscendo ad eliminare il resto, senza troppi piani ed illusioni, allora funziona alla grande. Ne abbiamo parlato in qualche modo anche qui. Ma se quell’illusione diviene una proiezione di ideali e idee preconfezionate, ci ritroveremo a vivere in una gabbia, esposti al rischio del fallimento. Un imprevisto, una novità, anche positiva, e non ci si ritrova più.
Vivere senza Illusioni: una strategia per ridurre le delusioni
- Accetta la delusione: Riconosci il sentimento senza giudicarti.
- Analizza le cause: Rifletti su cosa ha portato alla delusione e cosa poteva essere fatto diversamente.
- Impara dall’esperienza: Ogni delusione nasconde una lezione da apprendere.
- Evita aspettative irragionevoli: Mantieni aspettative realistiche per ridurre la probabilità di future delusioni.
- Espandi la tua visione: Concentrati su obiettivi che vanno oltre il personale, includendo il benessere altrui.
- Vivi il presente: Concentrati su ciò che puoi controllare ora, senza soffermarti eccessivamente sul futuro.
- Coltiva pensieri positivi: L’ottimismo può attenuare l’impatto delle delusioni.
- Cerca il supporto: Condividi i tuoi sentimenti con amici o professionisti per ottenere prospettive diverse.
- Rivaluta i tuoi obiettivi: Assicurati che i tuoi sogni e obiettivi siano veramente tuoi e non imposti da altri.
- Abbraccia la speranza: Permetti a te stesso di credere in possibilità positive, lavorando attivamente per realizzarle.
Questo è un elogio alla speranza, che è una virtù. La speranza differisce dall’illusione perché ci pone di fronte ad una possibilità di successo concreta e che, in buona parte, dipende dal nostro operato, dall’impegno e dell’assertività. L’illusione è un bellissimo contenitore, vuoto. Nel momento in cui lo riempiamo di pratica, esperienza, empatia, allora non avremo solo un gran bel salvadanaio, ma lo avremo anche pieno, di speranze.
Trasformiamo le illusioni in speranze, solo così allontaneremo concretamente le delusioni.