E’ la vigilia di Natale. Se è passato il tempo in cui accadevano miracoli, ci è rimasto almeno un giorno magico in cui tutto può succedere.
(Jostein Gaarder)
Approfitto, anche io, per fare gli auguri di buon Natale. Io voglio augurarvi di essere felici, ma non un po’. Vi auguro di esserlo molto, proprio tanto. Da far vergogna e invidia.
Siamo abituati ad accontentarci, a farci “bastare” la salute, a farci bastare i pochi soldi che abbiamo, a farci andare bene, spesso, la merda che ci circonda.
E allora cosa ci possiamo augurare? Cosa possiamo sperare per questo Natale, visto la situazione tutt’altro che facile?
Io vi (e mi) auguro di non accontentarci, o almeno di farlo sempre meno. Vi auguro di non accontentarvi mai, di non farvi andare bene ciò che, in realtà, non è affatto bene.
Vi (e mi) auguro che il prossimo anno sia un po’ più lieve. Spero – e ne sono certo – che chi è stato male quest’anno, guarirà pienamente il prossimo.
Vi (e mi) auguro di essere più buoni, Sì, a Natale, perché no? E magari anche i giorni successivi. E spero di trovare abbastanza ipocrisia in giro per farmi credere che, oltre ad essere dimagrito e in splendida forma, le persone avessero proprio voglia di vedermi.
Vi (e mi) auguro di NON realizzare tutti i vostri sogni, ma di averne sempre di nuovi, sempre più belli, sempre più condivisi con le altre persone, ma sempre meno “social”.
Vi (e mi) auguro di avere il tempo di curare il vostro (mio) corpo e la vostra (mia) mente, come più lo desiderate.
Infine, vi (e soprattutto mi) auguro di non essere stronzi, lo so…non è facile perché tutti diventiamo un po’ stronzi qualche volta (c’è chi è più bravo, è vero, ve lo concedo), ma sono certo che con un po’ di impegno possiamo migliorare.
Auguri!