Ora più che mai c’è bisogno di alleanza, di comprensione e di forte aiuto. Il tessuto sociale sta facendo un po’ fatica a tenere, e le ultime disposizioni accompagnato da un – a tratti – demenziale rispetto per folli regole, mina sempre di più l’assetto sociale ed economico.
Facciamo un piccolo riassunto che riguarda gli acquisti online vs quelli fatti in negozio:
- acquisto quando voglio
- acquisto spesso a cifre inferiori
- ho molta più scelta
- ricevo la merce a casa, o dove voglio
- posso restituirlo senza “ansia da scontrino”
- acquisto senza (troppo spesso) farmi trattare male
- i resi sono comodi e velocissimi
- posso provare il 95% dei prodotti e restituirli
- accumulo sconti semplici da usare senza tessere
- nessuno mi chiede strani certificati di salute
- non consumo benzina e tempo
- non devo parcheggiare
- varie ed eventuali
Siamo tutti d’accordo che l’esperienza di acquisto “in presenza” sarebbe decisamente più bella ed empatica, ma se partiamo ancora prima di dire buongiorno a chiedere lo stato di salute delle persone, non partiamo proprio con il piede giusto.
Alcuni dicono (ma io credo che se la raccontini un po’), che il calo dei consumi preventivato del 10/12% non cambierà gran che. Se un piccolo imprenditore crede che il 10% in meno, a fronte di un rincaro delle utenze e delle materie prime e del carburante ben oltre il 40%, non faccia la differenza, allora non credo sia un gran imprenditore. E se ne accorgerà.
Le persone hanno già abbastanza guai, sono già vessati quotidianamente, la vita è tutt’altro che semplice: credo che rendere anche l’esperienza di acquisto, della giornata dedicata allo shopping, l’ennesimo atto burocratico, sia davvero folle.
Ma Seriamente i negozianti e i piccoli esercizi commerciali chiedono il coso per far entrare un cliente? Davvero?
Scusate il francesismo, Ma non vi siete rotti il cazzo? Ma lo dico sinceramente con il cuore in mano, senza voler fare polemiche inutili; mi chiedo se veramente qualcuno ragionevolmente – e non per fanatismo – trova questa situazione normale. Ma siamo sotto un incantesimo?
Trovare questo atteggiamento normale perché “ci sono delle regole” è un po’ “strano”, ci sarà qualcuno che trova questa cosa fuori di testa, o no?
Indipendentemente dalla posizione assunta nei confronti di sta cazzo di pandemia (che ormai non c’è più), ci saranno persone di ogni credo e colore che vivono questa roba come qualcosa di allucinante, o siamo tutti in modalità “ah oh, è così, a me basta che non mi rompano”…ma davvero!?
Lo stato di salute per andare a comprare delle viti..mah.