STRUMENTI…QUELLI SBAGLIATI!
Per essere creativi e sorprendere la vita evitando la prevedibilità, bisogna cercare materiali e metodi insoliti, inusuali. Dovremmo provare, qualche volta, ad acquistare, trovare, procurarci materiali fuori dal nostro ordinario. Usare materiali diversi ci costringerà a lavorare in modo diverso, cominceremo, quindi, a pensare in modo diverso, applicando metodologie nuove.
I soliti materiali ci fossilizzano: dovremmo cercare materiali da ufficio fuori dalle cancellerie, gli strumenti lontano da un negozio di musica, cercare i colori in farmacia e l’ispirazione in una vecchia merceria. 🙂
 
Il mondo è una miniera d’ora per chiunque, non solo per gli artisti. Ragionare in modo non convenzionale ci porterà ad avere nuova linfa. Facciamoci aiutare dai bambini, o da chi non ha un’idea di ciò che vogliamo fare. Potremmo restare sbalorditi. Jenny Holzen è famosa per i “truismi”, frasi brevi su vari argomenti molto simili a claim pubblicitari. Lei non utilizza materiali convenzionali; esprime la sua arte attraverso la parola e per diffonderla si serve di oggetti di vario tipo, come insegne, pannelli a LED, targhe, panchine, proiettori.
 
Anche io sono rimasto incredibilmente sorpreso quando ho utilizzato strumenti – o algoritmi – non consoni per risolvere determinati problemi. Ho fatto per diversi anni il programmatore e, attualmente anche come musicista ma non solo, mi sono ritrovato spesso a dover utilizzare quelli che vengono definiti workaround. Il workaround è una soluzione, tipicamente tecnologica, che però non sottostà ai dettami canonici e classici: un workaround infatti non risolve il problema ma… lo evita, in attesa che il problema stesso venga risolto.
 
Gli strumenti che utilizziamo ci guidano. Materiali bizzarri ci condurranno su strade sorprendenti.

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