Come ormai accade da qualche anno a questa parte, non posso fare gli auguri per la festa della donna a mia madre…è la cosa la trovo, a distanza di anni, ancora strana. Lo ammetto.
Lei ci teneva…sì, sapete, agli auguri, alla mimosa. Ma faceva finta di nulla. “Mo va là, da farne di quelle cose lì!?” A lei faceva piacere. E si commuoveva. 🙂
Insomma “quelle cose lì” le piacevano in realtà. E vi dirò di più, ciò che veramente le piaceva era il fatto che fossi io a festeggiarla rispetto a chiunque altro, marito compreso. Eh sì.
“Perché?”
Ah non lo so perché…Forse perché le sembravo più sincero, perché era lei ad amare me, più di quanto non l’amassi io o chiunque altro.
Era una donna semplice la mia mamma, come tante. Come tante mamme di quell’età. Semplice poi. E’ una cosa che si dice, ma nemmeno noi sappiamo cosa voglia dire “donna semplice”.
Certo non era moderna…Chissà se avrebbe apprezzato, o semplicemente capito, questa tendenza. Quella di non festeggiare, questa modalità nella quale un uomo ha il terrore di fare gli auguri per paura di prendersi improperi sul fatto che non ci sia nulla da festeggiare e cose simili.
Vorrei tanto sapere cosa ne penserebbe…sono sicuro che direbbe che “le donne hanno ragione, ma che se poi uno ha voglia di regalare un fiore, o hanno voglia di festeggiare fan bene a farlo”. Chissà.
Ma si sa, a quell’età puoi dire tutto e il contrario di tutto.
 

L’ETA’ DELLE MAMME

Che poi, quell’età? Quale età?
Quasi tutte, quando diventano mamme hanno “quell’età”, quell’età indefinibile, speciale.
Ma solo le mamme?” No, hai ragione. Le donne. Ma sai, noi uomini siamo semplici e tendiamo a categorizzare.
Comunque lei non c’è più. 
 
Piano piano ci si “abitua”, ci mancherebbe. La vita va avanti e con lei tutte le ansie e le gioie.
Però, dopo un po’, ti manca. Cioè, fai fatica a fare finta di nulla. Comunque tendi a farle un saluto e a parlarci. A chiedere, a fare domande.
Ma tu cosa ne pensi di questa cosa? Pensa adesso con il coronavirus…sarebbe da registrare! E poi lei si inciampicava quando parlava, a volte faceva degli strafalcioni che popolo sovrano dell’internet spostati proprio…ma si faceva capire eh.
Ah si sì sì, a volte si attorcigliava tutta, ma tu capivi tutto. E poi faceva ridere. Tanto.
 
Quando le portavo un fiore (o più, non era per fare lo spilorcio) era contenta, davvero! Non si incazzava mai dicendomi “questo gesto lo considero un affronto a me e alle donne tutte, così facendo stai umiliando tutte le donne e gli anni di battaglie e sacrifici impiegati nel conquistare i nostri diritti…”. 🙂A poco serviva, certo, ma era un gesto. Come tanti.
 

UN GIORNO SPECIALE

Come quello di portare un fiore ad una donnal’8 marzo, il 7 settembre il 13 aprile il 28 novembre…
“Oggi non è un giorno speciale.
E’ solo una delle tante ‘note’ in calendario che ci ricorda qualcosa, qualcosa di importante.
Fosse per me mica festeggerei.”
 
No?
Eh no…Dopo quello che è successo qull’8 marzo poi…ma scherzi?
Ah beh, sarebbe come istituire la festa dei pendolari ogni 2 agosto.
Più o meno, esatto
 
Io non auguro nulla alle donne, perché non hanno bisogno dei miei auguri.

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