#39. SIAMO LUPI AFFAMATI (LA STORIA DEL LUPO)

Una volta c’era un lupo che aveva fatto strage di un gran numero di pecore e ridotto alle lacrime molta gente. Alla lunga, non so perché, gli vennero degli scrupoli di coscienza e iniziò a pentirsi della vita che conduceva; così decise di cambiare e di non fare più stragi di pecore.

Per fare questo seriamente, andò da un prete e gli chiese il permesso di assistere a un servizio di ringraziamento. Il prete iniziò il servizio e il lupo iniziò a piangere e a pregare nella chiesa. Il servizio era lungo. Il lupo aveva ucciso molte delle pecore del prete, quindi il prete pregava con molto scrupolo, affinché la condotta del lupo migliorasse. Improvvisamente il lupo guardò fuori dalla finestra e vide un gregge di pecore che veniva ricondotto a casa.

Iniziò ad agitarsi… ma il prete andava avanti avanti, senza smettere. Alla fine il lupo non poté contenersi più a lungo e gridò: “Finiscila, prete! Altrimenti tutte le pecore saranno riportate a casa e io rimarrò senza cena!”.

Questa breve e fantasiosa storia del filosofo, mistico, danzatore, scrittore e maestro di danza greco-armeno(!) Georges Ivanovic Gurdjieff, descrive molto bene più che la natura del lupo, la natura dell’essere umano. Egli è pronto a sacrificare tutto, a parole riesce a pentirsi e redimersi come il migliore dei pentiti… ma la cena di stasera…bè quella, in fondo, è un’altra cosa!

Keypoint: il lupo perde il pelo…e l’uomo nemmeno quello. 

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