#337. RELAX
Abbiamo bisogno di rilassarci. Tutti. Ma non abbiamo bisogno del relax della SPA (che comunque schifo non fa :)), ma abbiamo bisogno di ritrovare il senso di noi stessi, della solitudine. Dobbiamo rieducarci nel sorprenderci quando facciamo qualcosa di sconosciuto. Come i bambini che, mentre imparano, prendono consapevolezza di se stessi senza mai abbandonare il loro unico e vero obiettivo: qui e ora.
Qualsiasi cosa facciamo o siamo, rilassiamoci. Ci renderemo conto di quanto questo atteggiamento sia potente. L’arte del rilassamento (e in particolare della meditazione) porta alla luce una forza interiore del tutto inaspettata, un vero e proprio super potere. L’ho sperimentato e, quando riesco a praticare un po’ di rilassamento anche per pochi minuti, ogni cosa mi appare davanti agli occhi in modo completamente diverso: molti dei guai che pensavo fossero insormontabili, non solo diventano superabili “a mani basse”, ma alcuni nemmeno potevano essere categorizzato come problemi.
E’ la – difficile – arte di rendere la nostra mente quieta, facendo focalizzare le nostre energie sull’attività che stiamo svolgendo. Grazie ad un buon livello di concentrazione, è possibile manifestare in piena consapevolezza tutto il nostro potenziale. Mirato e deciso.
Rilassati, raccogliti, allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto.
Questo il suggerimento/incipit del romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore” di Italo Calvino. Un romanzo dedicato al piacere della lettura dove, però, il protagonista del romanzo, per vicissitudini varie, non riesce mai a finire il libro che si era ripromesso di leggere. E’ lo stesso Calvino che durante una conferenza stampa dice “È un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro.”
Un susseguirsi di escamotage narrativi che rappresentano alla perfezione la difficoltà di portare a termine un compito, seppur piacevole, per mancanza di momenti adeguati.
Nella mente umana sono nascoste capacità quasi illimitate, ma è necessario, qualche volta, liberare spazio nel nostro hard disk, per lasciar fluire liberamente tutto ciò che di nuovo possiamo apprendere, conservando gelosamente ciò che ci è utile, esperienze negative comprese.
Non dobbiamo sondare nelle viscere della nostra mente, nemmeno Freud poteva qualcosa con certi cervelli, ma noi possiamo. Il cervello è nostro, e possiamo farne un vero capolavoro. (se usato)
Keypoint: la prossima volta che stai per iniziare un’attività…rilassati prima. 🙂