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#298. IL FUTURO DEL BUSINESS

Un tempo il business era limitato da fattori quali il costo di produzione, lo spazio per lo stoccaggio e il costo per la distribuzione della merce. Molte di queste barriere sono scomparse, o largamente diminuite con i processi automatizzati e digitalizzati. E’ proprio  in questo scenario che la nuova teoria del business, che prevede un maggiore ventaglio di prodotti, ma una vendita minore in fatto di numeri, trova il suo terreno più fertile. 

Si chiama teoria della Coda lunga. Teorizzata dall’imprenditore Chris Anderson, questo nuovo paradigma prevede un totale capovolgimento del sistema di business. Un esempio lampante è la vendita di libri, musica e film. Una libreria tradizionale non potrebbe mai permettersi di tenere “a catalogo” ciò che può tenere Amazon. Il colosso americano può tranquillamente mettere in vendita libri (e qualsiasi altro prodotto) che, con buona probabilità, potrebbe non piazzare mai. Per una libreria è completamente diverso: non potrebbe mai permettersi di tenere una quantità di libri smisurata. Non ne avrebbe le capacità e la cosa sconvolgente è che non ha possibilità in nessun campo d’azione: distribuzione, stoccaggio, tempi di consegna, soddisfazione della domanda. 

Così come Amazon, Netflix e iTunes, solo per citarne alcuni, possono offrire un patrimonio di contenuti – non solo prodotti – totalmente inarrivabile per un qualsiasi negozio tradizionale e, gioco forza, un approccio alla vendita completamente diverso. La possibilità è quella di marginare pochissimo grazie ai volumi di vendita “cosmici“. I prezzi sono appetibili e noi consumatori…compriamo. Il gioco funziona, e alla grande. 

Un altro aspetto di assoluto interesse è che, oramai, non esiste più il semplice prodotto, ma abbiamo cominciato a vendere ed acquistare esperienze, contenuti, valori. Anche se il prodotto rimano lo stesso che compravamo 15/20 anni fa, declinato in chiave moderna naturalmente, ora il marketing è il vero spartiacque, ciò che fa pendere l’ago dalla parte di un articolo o di un altro. 

Oggi le imprese non sono più vincolate – ma torneranno ad esserlo, ne parleremo poi – dallo spazio fisico e dai costi: possono raggiungere qualsiasi mercato con investimenti irrisori rispetto ad un tempo. E’ possibile, per queste imprese, offrire prodotti (o contenuti) di nicchia in quantità maggiori e ad un pubblico molto preciso, facendo campagne mirate, quasi ad hoc. 

Ogni consumatore ha oggi possibilità di scelta, e confronto, inimmaginabili rispetto ad un tempo, si sentono in diritto di esprimere con forza la propria individualità. E non lo fanno semplicemente acquistando, ma facendo recensioni, consigliando, facendo “unboxing” sul proprio canale youtube e partecipando ai forum specializzati. L’acquisto è un’esperienza e prima le imprese lo capiranno e più possibilità di competere avranno. E non vale solo nel B to C ma anche nel B to B. Tralasciamo il fatto che B to C e B to B sono paradigmi assolutamente superati e privi di senso…ma tant’è. 

Keypoint: il futuro del business nel breve-medio periodo, è quello di vendere meno, ma più prodotti. 

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