#278. IL LAVORO IN OGNI COSA E OGNI COSA NEL LAVORO
Per dare forza ad un progetto dobbiamo lasciarci permeare totalmente da esso, dobbiamo vederne traccia in ogni cosa che ci capita di fare e di osservare. Come quando ti nasce un figlio ti par di vedere carrozzine e pannolini ovunque, così dovrebbe essere per il nostro lavoro. O si è presi in modo pieno dell’idea (o più idee) cui si sta dando vita, o le nostre attività nasceranno deboli, vuoti, perdenti in partenza.
“Nessuno è mai arrivato da nessuna parte trattando il proprio progetto creativo con indifferenza“
Bisogna creare con passione ed euforia, ma il processo che porta l’idea di un grattacielo alla realizzazione concreta dello stesso percorre strade, soprattutto in fase di concezione, assolutamente incontrollabili e misteriose. Ma come faccio a capire quando l’idea diventerà concreta? Accorgersi di questo passaggio è semplice…si è distratti e concentrati allo stesso tempo, agitati e un po’ “fissati”. In particolare il fulcro del nostro progetto è da cercare là, dove il nostro interesse non ci fa più dormire e ci tiene in piedi per andare avanti e vedere cosa salterà fuori al prossimo step.
Quando finiamo di parlare sempre della nostra idea, o di ciò che è può essere inerente siamo significa che siamo in piena fase di innamoramento. E’ proprio in questa fase che diventa fondamentale prendersi cura, proprio come un bambino, della nostra opera. Fino a quando non sarà completata e vedrà una sua vita indipendente e sarà pronta per il suo “viaggio nella realtà“, dovremmo avere una cura particolare, quell’attenzione che dimostriamo nei confronti di qualcosa di fragile, fosse anche un pezzo di granito grande come il Colosseo.
La cosa importante, ad un certo punto, è focalizzare ciò che abbiamo in mente. Il come verrà da sé, mentre cresce l’opera cresce anche il suo concept, muta per diventare qualcosa che all’inizio non era. Questo avviene nell’arte, nel lavoro, così come nella scienza! La Coca-Cola doveva essere un medicinale, la scoperta della penicillina avvenne per puro caso e secondo Gaudì “con due righe e una corda si crea tutta l’architettura“.
La concezione di un lavoro è un processo continuo che culmina quando dissipiamo ogni dubbio su ciò che lo rende eccitante. E’ quello il momento in cui mettiamo il lavoro in ogni cosa e ogni cosa nel lavoro.
Keypoint: se ci piace, tutto quello che facciamo ruoterà intorno a ciò che abbiamo deciso di fare. 🙂