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#111. E LODE (#UNMIOAMICOHADETTO)

“Un mio amico ha detto che è meglio che tu smetta di scrivere. Simpatico il tuo amico…come le ortiche nelle mutande.
Da quando ho iniziato ad occuparmi di informatica in modo agonistico (l’informatica è uno sport, ora lo sai!), ogni giorno pensi di avere a che fare con l’esoterismo e con la magia nera. I computer vivono di una vita propria, molti vengono maltrattati dagli “utonti”, persone senza scrupoli che si aspettano di avere risolta la vita cliccando, più o meno a caso, su icone e pulsanti a loro sconosciuti. I server decidono di abbandonare la rete che “Chi l’ha visto?” spostati proprio. Ho conosciuto router e access point WiFi che si resettavano da soli, come in una specie di suicidio di massa. 

Ma tutto questo risulta una passeggiata di salute, ed è davvero nulla se paragonato al vero flagello dei nostri tempi e che, pian piano, si è esteso ad ogni campo della vita, professionale prima e personale poi: il fantomatico #unmioamicohadetto tutto attaccato.

Eh sì, LUI è senza dubbio il vero virus dei nostri tempi. Perché non è solo amico, ha anche detto. E la sentenza di quell’amico lì, proprio quello, è inesorabile. È lo stesso che gli ha detto che sarebbe meglio fare esattamente il contrario di come hai detto tu; ha detto (il suo amico, quello che ne sa, “lui ha sempre avuto la passione”), che il sistema operativo migliore è senz’altro quell’altro rispetto a quello che gli hai installato, quello che gli ha suggerito che l’iPhone MegaSpace è meglio del Samsung Galaxy IperUniverse e viceversa, ovviamente. Qualunque cosa tu abbia consigliato, fatto, realizzato, eseguito…#unmioamicohadetto ha detto che è meglio quell’altra. E comunque #unmioamicohadetto, punto. 

Ma esisteranno? O sono amici immaginari? Ma è possibile che sul nostro maledetto, e già complicato cammino, ci siano sempre questi maledetti? Ed è possibile che davvero questo nostro amico o conoscente non abbia un cazzo di amico/conoscente che la pensi come noi? A me non è mai capitato che qualcuno mi dicesse: “sai che un mio amico ha detto che così come hai fatto/detto/brigato tu è proprio come avrebbe fatto lui?

Quando parliamo con certa gente ci sembra di sbagliare tutto, di essere sempre dalla parte del torto, di quelli che in fondo hanno fatto scelte sbagliate, o comunque discutibili. Il fatto è che una scelta è sempre discutibile, se poi è qualcosa di originale, una voce fuori dal coro…apriti cielo! Dirò una banalità, ma l’unico modo per liberarsi del #unmioamicohadetto, è sbattersene. Sì, fregarsene bellamente, senza possibilità di dialogo. Non ci sono alternative. una leggerissima (e impercettibile) punta di cinismo che ci porti a fregarcene di chi, puntualmente, è pronto a tirarci verso il basso e merda addosso.

Ne incontreremo sempre. Qualcuno ne incontra meno, è vero. Non so esattamente come funzioni, non so se sono oggettivamente riconosciuti come “più bravi” e competenti o, semplicemente, sono più furbi nel farsi circondare solo da persone che li idolatrino: “sei stupenda!!”, “complimenti bellissimo lavoro!”, “sei una persona speciale”. Ci sono persone – smaliziate – che non si metterebbero mai in discussione e che, furbamente, si intrufolano solo negli ambienti adeguati e, quando questi diventano stretti e pericolosi, si divincolano come anguille catturate a mani nude cosparse di olio. 🙂 

Keypoint: FOTTETEVENE

 

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