#53. RIFUGGIAMO LA NEGATIVITÀ

Ci sono persone che nel nostro cammino quotidiano hanno un effetto positivo, ispirante, motivandoci e facendo accrescere il nostro entusiasmo. Altre, invece, possono farci del male privandoci delle energie e facendoci sprofondare nella negatività.

Tutti dovremmo essere in grado di circondarci di persone buone, ed esserlo a nostra volta, evitando quelle cattive e negative.

Molte persone con uno spirito creativo, ma non ancora pienamente “formato”, si lasciano abbattere quando non annientare, da amici, famigliari e conoscenti disfattisti. Questi ultimi vorrebbero rinchiuderli nella mediocrità che, questa gente frustrata, vive ogni giorno, cercando di trascinare nel loro baratro chi ha intorno .

A tutti è capitato di farci convincere che la creatività, pensare fuori dagli schemi, fosse inutile, dannoso e pericoloso, frenando così i nostri istinti e le nostre passioni. Un dipinto, un romanzo, un disco, un film, un progetto ambizioso, che però non siamo riusciti a prendere sul serio perché assediati dalla negatività di chi ci sta intorno, fino a perdere le speranze.

Il critico d’arte Greenberg sostenne l’opera di un allora sconosciuto Pollock incoraggiandolo in tutti i modi. Fu grazie a lui se oggi conosciamo le sue opere ed è considerato l’erede di Picasso.

I rapporti umani possono (e dovrebbero sempre) essere benefici ma, talvolta, risultano dannosi e malati.

Ci sono persone che sanno essere soffocanti. Come chi sta per affogare, i frustrati, fanno di tutto per trascinare con sé chiunque: la creatività è come l’ossigeno, loro ne hanno un desiderio incolmabile e soffrono nel vedere gli altri esprimersi e respirare a pieni polmoni.

Alcuni sanno motivarci e illuminarci, ma altri hanno la capacità di farci sentire stanchi, spenti, svuotati e incazzati. Queste persone sono come veleno.

Keypoint: impariamo a riconoscere chi prova ad annientare ciò che siamo e ciò che realizziamo e stiamone alla larga.

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