#45. LA GRANDE VORAGINE DEL GUATEMALA
Nel maggio del 2010, una voragine del diametro di oltre 20 mt si è formata proprio sotto uno stabilimento tessile a Città del Guatemala. Giusto un’ora dopo che i lavoratori se ne erano andati a casa, si è aperta quella che è stata definita “la porta dell’inferno“: lo stabilimento, insieme ad una porzione di strada, sprofonda in questa voragine per oltre 30 metri. Le immagini sono incredibili.
La gigantesca dolina, la cui forma cilindrica è di una perfezione inquietante, non è la prima voragine del Guatemala. Talvolta il poroso sottosuolo di pomice di Città del Guatemala si sgretola spalancando profonde conche. Nel 2007 un buco ancora più profondo si spalancò a pochi isolati di distanza, portando con se tre persone e molte abitazioni.
A causa della passata attività vulcanica della regione, la capitale guatemalteca poggia su centinaia di metri di fragilissima pomice, un residuo di cenere vulcanica non ancora solidificato. Nel 2010 le piogge torrenziali, portate dalla tempesta tropicale Agatha, inondarono lo strato di pomice, dissolvendolo e creando un’ampia cavità. Già in precedenza la scarsa manutenzione degli impianti idrici e fognari, avevano svolto un ruolo importante nell’erosione del terreno sottostante la fabbrica tessile poi crollata nella voragine.
La voragine apertasi nel 2007 è stata riempita con colate di cemento, ma quella del 2010 rimane nel bel mezzo di un incrocio nel centro cittadino con il suo spaventoso abisso! Le voragini in Guatemala, seppur non all’ordine del giorno, sono un fenomeno tutt’altro che raro. Nel 2011 la testata britannica The Guardian dedica un articolo a for poco surreale su Inocenta Hernandez, una donna di 65 anni che, dopo aver sentito un rumore sconcertante mentre dormiva, si accorge di avere sotto il letto una voragine profonda 12 mt e larga 80 cm…non male.
Keypoint: ricominciamo a fare qualche viaggio in giro per il mondo tra stranezze e curiosità! 🙂