#33. IL DESTINO LO FACCIAMO NOI?

E’ una domanda maledetta, eterna e che, forse, non avrà mai una risposta. Siamo artefici del nostro destino o siamo in balia del caso? Nei secoli si sono formate varie scuole di pensiero che tra razionalità, fede e credenze popolari, hanno portato a suddividere in tre grandi casistiche la questione destino: 

  • L’affidamento nel pieno controllo. In questo caso la realtà è confinata ad un “tutto controllabile“, attraverso l’uso della razionalità, della stabilità economica, della forza di volontà e così via. 
  • Il senso della forza “inspiegabile”. È tipico della religione e della fede, sono le persone che sentono la presenza e la forza di una entità superiore che ha già scritto, non solo il nostro destino, ma anche quello dell’universo tutto. Il libero arbitrio esiste solo nelle piccole cose quotidiane, ma la vita è già segnata.
  • La certezza del Caos. Spesso il pensiero che attanaglia alcuni scienziati, le persone mosse da questa certezza credono che tutto sia casuale e che ogni “macro-cosa” sia priva di senso e di controllo.

Ma quindi dove starebbe la verità? Per ora non si sa, ma se usiamo un solo modello di quelli descritti in precedenza per spiegare la vita, non avremmo risposte adeguate. Non appena si prova a dare una spiegazione al destino, ognuno delle tre visioni – se prese singolarmente – fallisce inesorabilmente. Il fatto è che, con buona approssimazione, la commistione di queste formule hanno, insieme, la credibilità maggiore.


“Il destino guida chi acconsente, trascina chi si oppone” (Cleante)


In una raccolta di pensieri, l’esoterista e pedagogo bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov, (vero nome Михаил Димитров Иванов), parla di Provvidenza. Io ho sostituito e la parola provvidenza con destino e, credo, funziona piuttosto bene. 🙂 Di seguito il pensiero di Omraam “rivisto”.

Quante persone si rattristano nel vedere che i loro progetti e i loro desideri non si realizzano? Volevano formarsi una famiglia e hanno tentato di tutto, ma invano. Invece di tormentarsi e di importunare il prossimo, si chiedano perché le cose sono andate così: avranno certamente una risposta!

Forse non erano fatti per quella vita alla quale aspiravano. Il destino, dunque, non solo ha risparmiato loro delle prove, ma li ha lasciati liberi per altre attività. Bisogna sempre sforzarsi di vedere il lato buono di ciò che il destino ci ha riservato. Ma gli esseri umani non si fanno domande; secondo loro, sarebbe stato meglio altrimenti.

Ecco perché sono sempre infelici, sia che siano sposati e abbiano dei figli o meno. Eh, sì, la felicità non dipende da questa o quella situazione nella vita, ma da una comprensione corretta delle cose. La vera felicità sfugge alle circostanze.

Credo che nessun “atteggiamento giusto” sia valido per ogni situazioni della vita. Alle volte prevale la fortuna, o la sfortuna, a volte il nostro intervento risulta decisivo e risolutivo (la maggior parte) e, a volte, qualcosa di superiore ed inspiegabile si frappone tra noi e il nostro obiettivo.

Keypoint: ognuno di noi può influire sul proprio destino e su quello degli altri. Pensiamoci prima di fare gli stronzi. 🙂

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