buon senso

#29. IGNORARE IL BUON SENSO

L’istinto gregale è un fenomeno evidente in natura così come lo è nel campo dell’imprenditoria. Seguire il buon senso, sviluppare prodotti “mee-too“, copiare strategie già consolidate, sono solo alcune delle azioni tipiche di una condotta aziendale standard. Molti si sentono più sicuri nel seguire ciò che fanno altri invece di agire in solitaria o distinguersi come unici. Ci vuole coraggio e un livello di autostima decisamente alto, ma una volta intrapresa la “direzione opposta“, difficile tornare indietro.

Quando i mercati sono in forte espansione, e il mondo azionaria in rialzo, nuovi investitori, magari alle prime armi, vengono attratti dall’apparente guadagno facile. Seguendo il gregge, gli inesperti azionisti, tendono ad investire quando i prezzi delle azioni hanno quasi raggiunto il picco e a svendere attività quando il loro valore è ormai sceso. Un impresa esperta e che ha nei suoi assets investimenti diversificati, fa esattamente l’opposto: vende se il prezzo delle azioni sale attirando nuovi investitori, compra se il mercato è in calo. 

Secondo Warren Buffet è importante essere timorosi quando gli altri sono avidi e di essere avidi quando gli altri sono timorosi. Ignorare il buon senso, l’ovvietà. L’economista britannico Anthony C. Sutton asseriva che: “coloro che sono intrappolati dall’istinto gregale affogano nei rovesci della storia. Ma ci sono sempre i pochi che osservano, ragionano, prendono precauzioni, e perciò sfuggono al diluvio.

Così come nell’arte e nelle scienze, molte della grandi opere e delle più importanti scoperte sono nate grazie al pensiero laterale di chi le ha licenziate: non si sono fermati davanti al pensiero comune, quello della massa. Ognuno di loro ha deciso di assumersi la responsabilità di andare controcorrente. Quando Guglielmo Marconi teorizzò la sua prima idea di trasmissione senza fili, non aveva considerato una valanga di problemi, uno su tutti la curvatura della terra che era l’ostacolo principale della onde radio.

Lui continuò imperterrito e, grazie ai finanziamenti della famiglia, l’esperimento riuscì. Nessuno dei detrattori aveva considerato che la ionosfera terrestre avrebbe fatto da “specchio”, facendo rimbalzare le onde e raggirando così l’ostacolo della curvatura. Nemmeno Marconi conosceva questa possibilità, ma la sua tenacia, l’istinto (e forse un po’ di culo), lo portarono al Nobel!

Il successo non può essere gregale. 

Keypoint: il successo o meno delle nostre azioni denota il nostro impegno nel voler seguire o nel voler essere seguiti. Dobbiamo solo scegliere. 

  

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