#287. ESSERE PAPÀ
Oggi è il compleanno di quel favoloso cialtrone del mio bimbo. Lo chiamo cialtrone e lui ride, un sacco. Sono un papà degenere. Lo ammetto, sono di parte, ma lui mi sta davvero simpatico…qualcuno dirà “eh beh, ovvio! Ci mancherebbe!” Ma sappiamo tutti che, in realtà, non è così scontato. I figli si amano incondizionatamente (o così dovrebbe essere), ma che ci stiano anche simpatici è decisamente più complicato.
Per questioni davvero banali, tra l’altro. Noi siamo abituati ad un certo tipo di ruoli – dal capo in ufficio, al simpaticone della compagnia – siamo abituati ad un certo tipo di comicità, di ironia, di malizie e, fortunatamente, i bambini tanti di questi archetipi non li hanno. Attenzione, non dico che non siano stronzi, ammettiamolo in tutta serenità, tutti i bambini possono diventarlo, come nessun adulto riuscirebbe. 🙂
Comunque, si diceva che ognuno di noi è abituato ad un certo tipo di ruolo, che coltivi per anni, compreso quello dello sfigato, del bel tenebroso e tutti gli altri. Quello del genitore, invece, è un ruolo diverso, ti ci ritrovi e comincia la rumba. E’ una cosa molto strana perché, inizialmente, è come una specie di condanna ma, a differenza della detenzione durante la quale ti è concesso di dormire, di ricevere un pasto caldo e prodigarti in un’ora d’aria, in molti casi, con un figlio, non è così. Conosco madri che non dormono da 3 anni e sono ancora vive…altro che Wonder Woman!
A me è andata bene, per ora, e il mio piccolo omino in miniatura mi fa molta simpatia e non nascondo che questa cosa, oltre a farmi tanto piacere, mi ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo. Sì perché sono convinto che, al di là dell’amore che ogni genitore prova per il proprio cucciolo di mammifero stronzo, non sia così altrettanto scontato provare quella sintonia che, raramente, si riesce a tessere tra esseri umani. Quando raggiungi quel feeling, ti senti ancor di più investito di una responsabilità che non sai quanto riuscirai a mantenere così salda nel tempo.
Uno dei pochi “credo” che ho è quello di cercare in qualche modo di rendere ogni giorno speciale, unico. Non sempre ci si riesce certo, ma la vera sfida è quella di trasformare la faticosa strada in “successo“.
Fortunatamente ci sono giorni in cui la strada sembra scorrere da sola (diciamo che le mamme hanno qualcosa da ridire sul “da sola“) e tutto diventa “perfetto”. Comunque, 6 anni sono andati e siamo ancora tutti vivi e anche allegri. E questo è davvero un grande successo. 🙂
Sono solamente 6 anni che faccio anche il padre e spero di farlo ancora per molto tempo, e questo è il mio augurio al piccolo omino cialtrone:
Divertiti e poi corri a caso, senza meta. Fai come ti pare, fai cose diverse dagli altri. Bagnati al mare d’inverno, ci saremo io e la mamma ad asciugarti. Tranquillo. E poi sporcati, ma sporcati tanto, adesso puoi, devi! Sorprenditi per tutto come solo tu e i tuoi amici gnomi sapete fare. Balla, urla, suda, fatti venire il raffreddore, non è un problema. Sorridi a chi ti fa simpatia e non ti preoccupare di dover piacere per forza a tutti, non sarebbe normale. Nessuno in realtà lo vuole..mangia bene e gioca. Per sempre.
Keypoint: tra genitori e figli ci si educa a vicenda.