illusioni

#240. LE ILLUSIONI FANNO BENE…FORSE.

Secondo la lingua italiana le illusioni sono percezioni distorte, errori, attese di un gesto destinato a rimanere disilluso, irrealizzato, immagini o idee prive di consistenza reale nel mondo contingente. Le illusioni sono parte integrante della mente di ognuno di noi; ciò che viene percepito può essere diverso a seconda di quello che siamo culturalmente e umanamente.

Dal dizionario Treccani: [dal lat. illusio –onis «ironia» (come figura retorica) e nel lat. tardo «derisione», der. di illudere: v. illudere]. – 1. In genere, ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà: un remo immerso nell’acqua dà l’idi esser piegatoil pittore crea con la prospettiva l’idella profonditàidei sensidella fantasiadell’immaginazione.

Senza illusioni, però, sembra impossibile poter vivere e non avere una propria chimera da seguire risulta disumano. Secondo la psicologia canonica esistono tre tipi di illusione: da disattenzione, affettiva e pareidolia. Alla voce “Illusione“, Tratto dal “Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti ed. Garzanti si legge

ILLUSIONE DA DISATTENZIONE

Gli stimoli sensoriali esterni che, a causa di un’attenzione di breve durata, sono limitati, quasi sempre vengono completati. Completiamo, per esempio, quando ascoltiamo una conferenza, e ci accorgiamo di tali completamenti solo quando ci accorgiamo che ci siamo sbagliati. Non ci accorgiamo quasi mai di tutti gli errori di stampa di un libro, e li completiamo o li correggiamo esattamente secondo il significato del contesto. Tutte queste illusioni vengono immediatamente corrette quando vi si richiama l’attenzione” (1913-1959 p. 70)

ILLUSIONE AFFETTIVA

Quando si cammina da soli attraverso un bosco, impauriti, si scambia un tronco d’albero, un ammasso di roccia per una forma umana. Il malato melanconico, nell’angoscia di essere ucciso, vede nei vestiti attaccati al muro un cadavere pendente. Un rumore indifferente gli da l’impressione del tintinnare e dello stridere delle catene con le quali dovrà essere incatenato. Queste illusioni così mutevoli, quasi sempre risultano comprensibili in base al contenuto delle emozioni“. (1913-1959 p. 70)

ILLUSIONE PAREIDOLIA

Senza emozioni, né giudizio di realtà, ma anche senza che, al richiamo dell’attenzione, le immagini illusorie debbono scomparire, la fantasia “produttiva” crea da impressioni sensoriali incomplete, da nuvole, dalle pareti di un vecchio muro e cose simili, formazioni illusorie assolutamente nitide e col carattere della corporeità“. (1913-1959 p. 70) La Pareidolia è quindi un’elaborazione fantasiosa di stimoli sensoriali non definiti resi chiari da elementi estranei. 

Alle illusioni possiamo decidere noi se esporci o meno: come il vento soffia e siamo noi a decidere se esporci ad esso, così le illusioni passeranno continuamente e saremo noi a decidere se esporci a tali eventi oppure no, in base al nostro stato d’animo del momento, dei nostri bisogni e della necessità di vagare con la mente. 

Il neurobiologo inglese Beau Lotto nel suo incredibile saggio “Percezioni. Come il cervello costruisce il mondo”,  comincia col farti giocherellare con le illusioni ottiche e finisce per parlare di politica, rispetto dell’altro, pedagogia, vita di coppia e creatività, il tutto parlando del fatto che tutto il mondo che viviamo è, in realtà un’illusione continua. Consiglio la lettura. 🙂

Keypoint: non sapremo mai se siamo vittime di illusioni costanti o di ferree regole fisiche, ma una cosa è certa, di illusioni l’uomo ci campa da quando si è messo su due zampe.  

 

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