#16. L’UNIONE FA LA FORZA.
Molti creativi, ma non solo loro, si uniscono a qualcuno che sia in grado di completare il loro talento. Spesso avviene in modo così naturale e spontaneo da sembrare inconscio.
Chi è più disorganizzato ma estroso, tenderà a fare squadra con chi, un po’ più “rigido”, ha metodo. Gli introversi cercheranno persone più brillanti per farsi coinvolgere. Emotivi con razionali e così via. Una complementarietà fondamentale.
Jagger e Richards, Gilbert e Sullivan, Stan Laurel e Oliver Hardy e, perché no, Cochi e Renato, trovarono la perfetta alchimia fino ad arrivare al successo, perché perfezionavano e amplificavano vicendevolmente i loro talenti.
I Beatles erano più incisivi come band di quanto non lo fossero come musicisti presi singolarmente. Lennon e McCartney si compensavano, quasi ogni brano della band nasceva da un loro confronto. Si misuravano, discutevano e creavano.
Darwin sosteneva che nella storia dell’uomo, seppur breve, coloro che hanno imparato a collaborare e ad improvvisare più efficacemente, hanno avuto la meglio.
Trovare qualcuno che ci completa, una compagna o un compagno di viaggio che ci affianchi, una squadra che possiamo ispirare e che, a sua volta, ci ispira, è uno dei doni più grandi che si possano ricevere. E’ un concetto che va oltre l’amicizia.
Keypoint: avere qualcuno che stimiamo con cui confrontarsi favorisce l’ispirazione.