#124. IL SILENZIO
“L’uomo in silenzio è più bello da ascoltare“.
(Proverbio giapponese)
La forma più evidente di pensiero è quella che viene pronunciata o scritta. Per secoli l’uomo ha tramandato oralmente il suo sapere, passandolo in deposito di generazione in generazione, sempre uguale a quello delle origini o implementato, migliorato, modernizzato.
Poi si è così tanto infervorato per la scoperta della scrittura che ha dimenticato questa forma di comunicazione verbale, ritenendo che solo quella scritta avesse il privilegio e la capacità di trasmettere la verità, avesse la capacità di superare il trascorrere del tempo…ora spesso l’uomo che vuole recuperare la forza del pensiero deve passare da un mondo vociante e iper-comunicativo al silenzio, perché solo nel silenzio si può ritrovare il giusto tono della parola.
Il silenzio non è mancanza di voce, non è incomunicabilità, è il saper ricondurre il proprio pensiero alla sua forza ancestrale, una forza che l’espressione distorce e, talvolta, svilisce.
Keypoint: il pensiero deve essere lasciato libero di fluttuare, in silenzio.